domenica 24 dicembre 2017

Recensione | Canto di Natale - Charles Dickens

Buona Vigilia di Natale a tutti!
Per rimanere in tema natalizio la lettura di questo mese con le ragazze del Books addicted club è stata il Canto di Natale di Charles Dickens, un classico intramontabile che io non avevo mai letto – non sono un'amante dei classici – ma al quale volevo dare almeno una possibilità.

Titolo: Canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Editore: DeAgostini
Data di pubblicazione: 25 Ottobre 2016
Prezzo: 6,90€
Pagine: 155

Trama:
È la vigilia di Natale e Londra tutti si preparano a festeggiare, circondati dal calore della famiglia. Tutti tranne il vecchio Scrooge. Scrooge, che è un uomo molto ricco ma anche molto avaro, non ama il Natale, anzi, odia perfino l'idea di divertimento. Qualcosa però sta per cambiare: in questa notte magica tre incontri straordinari lo porteranno a diventare una persona nuova, capace di apprezzare le piccole grandi gioie della vita. Un classico intramontabile per rivivere ogni giorno lo spirito natalizio.

La mia recensione:

«Tutti con questo “Buon Natale”! Cos'è per te il Natale, se non il momento dell'anno in cui ci si ritrova più vecchi di un anno, e nemmeno di un'ora più ricchi?»

È la Vigilia di Natale, le persone sono felici e si scambiano gli auguri per le strade di una Londra Ottocentesca. Tutti aspettano con ansia il Natale, tranne una persona: il vecchio Scrooge, un uomo ricco e avido di soldi, ma povero di sani principi come la carità o la gentilezza, che odia il Natale e lo reputa una perdita di tempo ed una scusa per non andare a lavorare. A sue spese capirà il vero spirito natalizio attraverso l'apparizione dei tre fantasmi del natale passato, presente e futuro.
Ma riusciranno i tre spiriti a far ricredere il vecchio Scrooge e salvare la sua anima dall'eterno tormento riservato ai fantasmi delle persone che hanno peccato durante la vita mortale? 
Oh, sul lavoro era un implacabile stacanovista, questo Scrooge! Un avido, smanioso, ingordo, rapace, famelico, cupido vecchio peccatore! Duro e affilato come selce, da cui nessun acciaio aveva mia scoccato una generosa scintilla; chiuso, riservato e solitario come un'ostrica.

Un breve racconto in chiave natalizia che trasmette principi cristiani al lettore e lo fa riflettere sul vero senso del Natale, non il Natale materialistico a cui siamo ora abituati, ma il Natale passato in allegria con i propri amici e famigliari tra condivisione ed affetto.
«Il cammino di ciascun uomo preordina delle precise destinazioni, verso le quali, seguendole, egli si dirige» disse Scrooge. «Ma se ci si discosta da quel cammino, le destinazioni cambieranno. Dimmi che lo stesso vale per ciò che mi mostri!»

Canto di Natale è stata una lettura leggera e piacevole e nonostante abbia visto in passato diverse versioni animate di questa storia, ho apprezzato la lettura che in alcuni punti ho trovato più macabra delle trasportazioni su pellicola. Una storia adatta per tutte le età, che riesce a trasportarti in una Londra innevata e fredda, tra la folla di persone felici e il clima di festa presente in ogni angolo della città, o nella solitaria casa di Scrooge, nella tristezza di un'esistenza priva di affetti e nell'avidità che risiede negli uomini.
Non vi è niente al mondo di così irresistibilmente contagioso come una persona che ride ed il buon umore.”

La mia valutazione:



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