sabato 21 ottobre 2017

Recensione | Yōkai Spiriti inquieti - Marco Mancinelli,Olivia Balzar, Monica Serra, Valerio La Martire

Buon sabato pomeriggio readers!
Per la lettura a tema Halloween del Books addicted club ho deciso di leggere un libro che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Bakemono Lab, che ringrazio, ovvero Yōkai Spiriti inquieti, un'antologia composta da quattro racconti brevi, scritti da 
Marco Mancinelli, Olivia Balzar, Monica Serra e Valerio La Martire. I racconti di Yōkai Spiriti inquieti rendono omaggio alla mitologia e alle leggende della cultura giapponese ed amante del Giappone quale sono, ero molto curiosa di leggerlo! 

Titolo: Yōkai Spiriti inquieti
Autore: Marco Mancinelli, Olivia Balzar, Monica Serra e Valerio La Martire
Editore: Bakemono Lab
Data di pubblicazione: 30 Marzo 2017
Prezzo: 14,00 €
Pagine: 184

Trama:
Quattro racconti, quattro brividi lungo la schiena. Immergetevi nei tetri meandri di Yōkai, tra le nebbie di questi luoghi oscuri. Lasciatevi trasportare in questo viaggio tra le caligini della mente che saprà sicuramente lasciarvi anche qualcosa di inaspettato.




La mia recensione:


Questo libro inaugura una delle collane della Bakemon Lab, dedicata al genere gotico, e la trovo assolutamente perfetta per gli amanti delle fiabe dai toni dark e horror, ma soprattutto agli amanti della cultura folcloristica popolare del Giappone. La prefazione di Mauro Beato introduce il lettore nella cultura nipponica, tra credenze, leggende di spiriti buoni e cattivi, ed è proprio nella prefazione che scopriamo cosa sono gli Yōkai.
La religiosità autoctona giapponese, poi sviluppatasi in maniera più complessa nello shintoismo, ha fornito un grembo ideale per il rafforzarsi ed il diffondersi delle credenze sugli spiriti del folclore, ivi compresi ovviamente quegli spiriti che i giapponesi vedevano come pericolosi, malvagi e da cui si doveva in qualche modo proteggere, gli yōkai. Con questo termine si fa generalmente riferimento ad un universo pressoché inesauribile di fantasmi, mostri e spettri che terrorizzavano gli esseri umani.
Quello degli yōkai giapponesi è un modo suggestivo ed ammaliante che non finisce mai di stupire.

Con queste premesse inizia l'antologia.
Il primo racconto, Il giardino dei bambini storti, scritto da Marco Mancinelli è il racconto che mi è piaciuto di più di tutti. L'ambientazione e lo stile narrativo mi ha ricordato molto le fiabe nere di Tim Burton.
Fu così che in quell'anno la guerra portò via altri uomini. E una giovane donna, che credeva nell'amore.  
Quando iniziava il periodo dei primi freddi e la terra si ricopriva di ghiaccio la vita tornava a scorrere nel cimitero.
Ne Il giardino dei bambini storti lo scrittore racconta la storia di una ragazza che per il troppo amore e dolore di una perdita si lascia morire in un cimitero, coperta dalla prima tempesta di neve dell'anno. Quella ragazza diverrà la donna delle neve, la Yuki-onna delle leggende giapponesi e ogni inverno si sveglierà nel cimitero dei bambini storti e il suo dolore sarà sempre presente, come la prima volta.  
Durante la narrazione il tempo si intreccia e passato e presente diventano un tutt'uno. Sarà un viaggio alla scoperta della verità, di storie raccontate sotto la neve, di promesse non mantenute, di ricordi e di solitudine. 

Quando scopri che una sciocca storia giapponese raccontata ai bambini per tenere il bagno pulito è vera, come reagiresti? 
Nel La casa nasconde ma non ruba di Olivia Balzaril lettore si trova a fare i conti con una storia dal ritmo incalzante e pieno di suspense, e sicuramente il lettore non riuscirà più a guardare il proprio bagno con gli stessi occhi di prima (o almeno, così è stato per me).

La protagonista di questo racconto è Indra, che una sera si offre per sostituire la sua migliore amica Erika a lavoro. Il lavoro di Erika consiste nel fare da baby sitter alla piccola e silenziosa Camilla, figlia di un italiano e di una donna giapponese. Per Indra non c'è nulla di più facile, le piacciono i bambini ed è sicurissima che la serata passerà velocemente. Ma quando Indra risponde al telefono, allontanandosi dal salotto per qualche minuto, al suo ritorno non trova più Camilla entra subito in panico. Come può sparire una bambina in casa propria?
Di solito la casa nasconde ma non ruba, sarà veramente così? 

Tutto in lei stava crollando, lasciando spazio al terrore puro, quello primordiale, quello che si prova da bambini quando si vedono le ombre di notte muoversi in camera, ombre troppo reali per essere immaginate. Allora è vero, nelle ombre vivono creature orribili, rigurgiti dell'inferno, come quella cosa in bagno.
Ben differente invece è lo stile narrativo di Monica Serra, in Demone, mangia i miei sogni dove la vita di Yuki, una giovane ragazza, cambia completamente in un pomeriggio, apparentemente tranquillo. Yuki scopre che il suo villaggio nella Dorsale, con i suoi abitanti - tra cui sua nonna, la sacerdotessa del tempio - è caduto vittima della violenza dei Signori della guerra. Sarà proprio uno di questi due Signori della guerra a trovare la ragazza e portarla al sicuro presso la propria casa, ma al fianco dell'uomo che ha salvato Yuki, c'è una donna senza nome tanto bella quanto perfida. La nonna di Yuki giorni prima della sua morte le ha regalato un sacchettino di seta dicendole che la proteggerà, sarà vero?
Fili sottili mi legavano sempre più a quella potente casata, mentre l'unico laccio col mio passato restava l'amuleto della nonna. Il pensiero di lei mi lacerò il cuore e mi costrinse a piegarmi su me stessa; non riuscivo a frenare i singhiozzi, così cercai di soffocarli seppellendo il viso nella stuoia finché il sonno portò via il mio dolore.
Infine troviamo il racconto di Valerio La Martire La ragazza con le catene nel quadro, una storia confusa, dai tratti quasi onirici, che svela al lettore la sua vera natura solo alla fine. La ragazza con le catene nel quadro, è la storia di un uomo che non ricorda più nulla, e varca la soglia di una casa diventandone il Padrone. Guidato da un Guardiano - un essere metà cane e metà umano - l'uomo scopre il suo compito all'interno di quella dimora sinistra e oscura. Il Guardiano non è la sola creatura strana, anzi, ci sono delle piccole creature che cercano di comunicare qualcosa al Padrone che, invano, non riesce ad afferrare ciò che continua a dimenticare con estrema facilità.
Il Guardiano
I semi delle fate nere
Il pulsare incessante

Questo libro è continuo viaggio da un'epoca all'altra, da un'ambientazione all'altra, dalla più cupa dimora alla più tranquilla vegetazione della Dorsale. Vi troverete a fare i conti con yōkai differenti, con le vostre paure, con l'ignoto, con ciò che non è razionale, ma a cui cercherete lo stesso di dare un senso. Yōkai Spiriti inquieti riesce a trasmettere al lettore  suggestione, paura, malinconia e dolore allo stesso tempo. 
Un'antologia che è riuscita a soddisfare tutte le mie aspettative, e con alcuni racconti che mi sono piaciuti davvero molto.
Ed è nel buio che in fondo comincia la vita per tutti. Anche quella dei fantasmi. 
La mia valutazione:




2 commenti:

  1. come penso di aver già detto una volta, sono molto interessata alla cultura giapponese e le sue forme d'arte, questo libro sembra molto interessante, avevo sentito parlare degli yonkai tramite qualche anime, essendo anche abbastanza corto questo libro potrei cimentarmi nella lettura!

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