giovedì 8 giugno 2017

Recensione | The Heir - Kiera Cass

Buon giorno readers,
devo ammettere che questa recensione è da diverse settimane che la rimando perché il libro in questione non mi è piaciuto particolarmente e come al solito i libri di Kiera Cass si leggono fin troppo velocemente e nella loro frivolezza e leggerezza sono anche piacevoli inizialmente ma a fine libro non ti lasciano niente, se non la voglia di terminare una volta per tutte l'intera saga e non pensarci mai più.
Quindi partiamo subito con la recensione e poi cercherò di dimenticarmi il libro in qualche meandro della mia memoria.




Titolo: The Heir [The selection #4]
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: Maggio 2015
Prezzo: 17,90€
Pagine:  338

Trama:
Sono passati 20 anni dalla Selezione che ebbe come protagonisti Maxon e America, da allora son cambiate molte cose, le caste non esistono più e l'erede al trono è una donna! Purtroppo tra il popolo cresce il malumore e così il re e la regina decidono di promuovere una nuova selezione e questa volta a partecipare saranno 35 ragazzi! Eadlyn non è per nulla entusiasta di questa nuova selezione, ma piano piano inizierà ad affezionarsi ad alcuni dei pretendenti e forse riuscirà anche a innamorarsi...



La mia recensione:

Non so se sia per la mia età o meno - magari leggerlo a quattordici o sedici anni mi sarebbe piaciuto - ma questo libro è riuscito ad essere anche peggio del lentissimo The Elitè. In The Elitè avevamo una America confusa, che per interi capitoli ci esponeva i suoi dubbi sul principe Maxon e sul povero Aspen, non sapendo chi scegliere tra i due che pendevano entrambi dalle sue labbra in attesa di una decisione.
Insomma questa giovincella voleva stare con due piedi in una scarpa. 
Mentre leggendo The Heir è stata la prima volta in vita mia che non ho sopportato la protagonista principale e voce narrante arrivando quasi ad odiarla. 


Eadlyn è la primogenita del re Maxon e della regina America e sono passati venti anni dagli eventi che abbiamo letto nei precedenti libri. Eadlyn è una ragazza viziata, che pensa a se stessa e maledice continuamente i sette minuti che dividono la sua nascita da quella del fratello gemello Ahren, rendendo così lei la primogenita e diretta erede al trono. 

Ma Eadlyn non è solamente la futura nuova regina, lei è una vera e propria regina del drama che ci "delizierà" con le sue scenate e i suoi pensieri.


Nell'intero romanzo si possono contare più volte le sue lamentele verso i "sette minuti" e la frase "Io sono Eadlyn Schreave e nessuno al mondo è più potente di me", rendendomi sempre più antipatica la protagonista e leggermente monotematica. 
Kiera Cass è un genio del male perché dopo la trilogia, che ha avuto un grande successo in America, ha pensato bene di continuarla proponendoci un differente punto di vista: se prima avevamo America, concorrente della Selezione per trovare la nuova regina di Illéa, ora abbiamo la figlia Eadlyn, che indice una Selezione per trovare un marito e il futuro re di Illèa. Quindi il lettore può entrare in sintonia con i pensieri e i ruoli da concorrente della Selezione e con quelli di chi deve conoscere trentacinque persone e innamorarsene di una. 


The Selection si pone come una favola in un futuro diviso in caste, dove la Selezione è uno stratagemma per distrarre il popolo dai problemi economici dovuti alle caste e per dimostrare alla popolazione che i regnanti hanno a cuore il proprio paese, unendo così l'utile al dilettevole. 
Che tristezza. 


Ma in The Heir le caste non esistono più, Maxon, da bravo re quale è diventato, le ha eliminate gradualmente così da ridare in mano al popolo il proprio futuro e le scelte da compiere. Nonostante l'eliminazione delle caste sia una cosa intelligente, non molte persone accettano di buon grado questo cambiamento e ad anni di distanza ci sono ancora piccole ribellioni e rivolte. 

Ed è proprio a questo punto che si giunge alla svolta per la nostra protagonista: i suoi genitori per placare il mal contento del popolo verso le rivolte vuole indire una nuova Selezione per trovare un marito alla figlia.


E a questo punto ero più indignata io che la povera Eadlyn, che alla fine dei conti tutti i torti non aveva ad opporsi fortemente a questa scelta dei genitori che hanno sempre professato l'importanza del libero arbitrio sul proprio futuro. Così il romanzo ci presenta una nuova Selezione, trentacinque ragazzi provenienti da tutta Illèa, una principessa - non troppo amata dal popolo - che non ha intenzione di sposarsi con il primo che capita e che cerca in tutti i modi di non legarsi a nessuno, rimanendo sempre distaccata e fredda con i concorrenti.

In The Heir, purtroppo tutta la storia è molto piatta e monotona, lasciando la suspense alle ultime venti pagine che fanno accrescere nel lettore la curiosità per terminare anche il capitolo finale della saga. Anche questo romanzo è molto simile ai precedenti, per quanto riguarda la frivolezza, ma non mi è piaciuto particolarmente per il personaggio della principessa che si salvava solamente nei momenti in cui stava con Kile, che era il mio favorito e per la scelta di indire una nuova Selezione con il solo scopo di indire uno spettacolo per il popolo destando l'attenzione dalla politica interna del paese.
Questa è una mossa che avrebbe fatto re Clarkson, padre di Maxon, che abbiamo conosciuto come un personaggio tirannico che voleva controllare tutti e non una mossa di Maxon e America, che fin dai tempi di The Selection erano contrari all'idea della selezione. 

Ma ovviamente Maxon e America agiscono con le migliori intenzioni, in quanto ai tempi della precedente Selezione per loro ha funzionato e nella speranza che anche alla figlia maggiore succeda la stessa cosa. 
Davvero triste.

Un solo personaggio, come dicevo prima, è entrato nel mio cuore, questa volta, ovvero Kile, il figlio maggiore di Marlee Tames, migliore amica di America ed ex concorrente della Selezione passata. Il povero Kile, inizialmente odiato da Eadlyn diventa gradualmente un amico e confidente della ragazza, nonostante si conoscano da tutta la vita e abitino sotto lo stesso tetto. 

Altra pecca di cui avrei preferito un approfondimento è senza dubbio il lato distopico, perché se non lo sapete, la saga di The selection si presenta per l'appunto come distopico, ma in questo libro il genere che prevale è il teen romance, accantonando la politica e altri elementi distopici presenti nei precedenti libri, risolti e descritti in brevi righe a inizio libro.
Davvero un peccato perché sarebbe stato davvero interessante sapere qualcosa di più dei vent'anni di governo da parte del re Maxon. 
  
La mia valutazione: 



La saga di The Selection:

The Selection
The Elitè
The Heir
The Crown
Il mondo di The Selection




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